Zes unica, molte richieste e il tax credit si riduce

24 Luglio 2024

Il credito d’imposta per le piccole imprese che investono nella Zes unica del Mezzogiorno è sceso dal 60% a poco più del 15% dopo il primo riparto effettuato dall’Agenzia delle Entrate. Ieri, il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha chiesto chiarimenti al direttore delle Entrate riguardo ai presupposti e ai risultati del calcolo (si veda a pagina 8).

Gli incentivi rimarranno per chi realizzerà comunque gli investimenti, indipendentemente dal credito d’imposta. Le imprese che procederanno con gli investimenti potranno contare su risorse aggiuntive a partire da febbraio 2025, quando altri avranno rinunciato all’incentivo e le risorse verranno nuovamente ripartite.

Nuovo meccanismo di prenotazione delle risorse

Il nuovo meccanismo prevede una prima prenotazione delle risorse con riparto a favore di tutti i richiedenti. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 22 luglio 2024 ha rilevato che il totale dei crediti d’imposta richiesti, in base alle comunicazioni presentate dal 12 giugno al 12 luglio 2024, ha superato i 9,4 miliardi di euro, a fronte di 1,67 miliardi disponibili. Di conseguenza, la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile è stata fissata al 17,6668% dell’importo richiesto. Quindi, le imprese potranno contare su un incentivo inferiore a un quinto della misura massima spettante, salvo che le rinunce di molte imprese non permettano di incrementare la percentuale a consuntivo.

Ammontare massimo fruibile

L’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile da ciascun beneficiario è pari al credito risultante dall’ultima comunicazione validamente presentata, moltiplicato per il 17,6668%. Ad esempio, una media impresa siciliana che avesse richiesto un credito d’imposta di un milione di euro, per un investimento di 2 milioni, avrebbe diritto a un credito d’imposta effettivo di 176.668 euro.

Investimenti realizzati

Se le imprese hanno già realizzato l’investimento al momento della prenotazione, possono utilizzare il credito per la quota corrispondente agli investimenti certificati, per i quali sono state emesse fatture elettroniche. Dal 22 luglio possono utilizzare il credito d’imposta.

Per gli investimenti realizzati alla data di invio della comunicazione, ma senza fatture elettroniche documentabili o con contratti di locazione finanziaria, le imprese devono attendere una ricevuta dall’Agenzia delle Entrate che autorizza l’uso del credito dopo la verifica della certificazione da parte del Centro Operativo Servizi Fiscali di Cagliari. Le imprese devono inviare la certificazione via PEC all’indirizzo creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it entro il 21 agosto 2024.

In caso di presenza di entrambe le tipologie di investimenti, l’intero credito d’imposta è subordinato al rilascio della ricevuta autorizzativa. Se il credito d’imposta supera i 150mila euro, è utilizzabile solo dopo le verifiche antimafia.

Investimenti da realizzare

Dal 31 luglio 2024 al 17 gennaio 2025, per utilizzare il credito d’imposta, il beneficiario deve presentare una o più comunicazioni integrative. Per gli investimenti realizzati dopo l’invio della comunicazione ed entro il 15 novembre 2024, devono essere comunicati l’avvenuta realizzazione degli investimenti e gli estremi delle fatture elettroniche. Per gli investimenti realizzati entro il 15 novembre 2024, per i quali le fatture elettroniche sono state ricevute successivamente, le imprese devono comunicare i soli estremi delle fatture elettroniche. Entro 10 giorni dalla presentazione delle integrazioni, viene rilasciata la ricevuta per l’utilizzo del credito d’imposta.

FONTE: Il Sole 24ORE

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