Industria 4.0, tramite pec l’invio sblocca crediti
Per gli investimenti 4.0 e i crediti per la ricerca e lo sviluppo (R&S), la comunicazione necessaria per sbloccare le compensazioni avviene tramite Posta Elettronica Certificata (Pec). Dalla mattinata di ieri, lunedì 29 aprile, le imprese interessate possono inviare il modello specifico, previsto dal decreto Mimit del 24 aprile, debitamente compilato e firmato digitalmente, all’indirizzo Pec dedicato attivato dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Si prevede che l’Agenzia delle Entrate ripristini la piena operatività delle compensazioni per i crediti relativi agli anni 2023 e 2024.
Sul sito del GSE, è stato reso disponibile, sempre nella giornata di ieri, il modello per comunicare i dati degli investimenti 4.0 e delle attività di ricerca e sviluppo, che si intendono effettuare dal 30 marzo scorso, nonché di quelli effettuati nel 2023 e fino al 29 marzo 2024 (per la ricerca e sviluppo solo in quest’ultimo periodo).
La comunicazione, che è richiesta sia per gli investimenti avviati dal 30 marzo (sia ex ante che ex post), è considerata una condizione preliminare per poter usufruire dei crediti e deve quindi precedere la presentazione del modello F24.
Il modello, come specificato dal comunicato del GSE, deve essere firmato digitalmente e trasmesso via Pec all’indirizzo transizione4@pec.gse.it. Tuttavia, il comunicato pubblicato sul sito del GSE non fornisce ulteriori istruzioni rispetto a quanto indicato nel decreto direttoriale, quindi restano alcuni dubbi su quali dati siano necessari nel modello, in particolare per quanto riguarda il periodo di realizzazione degli investimenti.
Il modello editabile accessibile dal sito del GSE non include esplicitamente la forma “MM-AAAA” nel periodo di realizzazione degli investimenti, a differenza di quello allegato al decreto ministeriale. Tuttavia, i campi per questi dati sono a compilazione libera, quindi è possibile inserire un periodo nel formato mese-anno (ad esempio “04-2024 / 12-2024”).
Con l’apertura del canale di trasmissione dei moduli, si prevede che l’Agenzia delle Entrate ripristini la piena operatività delle compensazioni per i codici tributo relativi agli anni 2023 e 2024. Questo blocco non riguardava i crediti derivanti dagli investimenti in beni materiali effettuati nel 2022 o fino al 30 novembre 2023, purché prenotati nel 2022. Per questi investimenti, non è richiesta alcuna comunicazione prima di procedere alla compensazione.
FONTE: Il Sole 24ORE