Transizione 5.0 nuova chance per revisori e ingegneri

8 Luglio 2024

Per i professionisti tecnici e i revisori si aprono nuove prospettive legate al piano Transizione 5.0. Come già avvenuto con il Superbonus, questi esperti avranno un ruolo centrale nella gestione dei 6,3 miliardi di euro del PNRR. Sarà loro compito garantire la prenotazione delle risorse, progettando sistemi di risparmio energetico e rendicontando allo Stato le spese.

Il quadro normativo

Il piano Transizione 5.0, parte integrante del PNRR, prevede incentivi sotto forma di crediti di imposta per le aziende che investono in progetti di efficientamento energetico. Il risparmio energetico minimo richiesto per accedere ai bonus è del 3% rispetto ai consumi precedenti. Maggiori risparmi ottenuti e certificati dai tecnici corrispondono a percentuali più elevate di credito di imposta. Gli incentivi riguardano sia gli investimenti per l’efficientamento della produzione sia quelli per impianti di energia rinnovabile, con la scadenza per il completamento degli investimenti fissata al 31 dicembre 2025. Questo è quanto stabilito dal decreto attuativo del Piano, varato con il Dl 19/2024 e prossimo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (si veda Il Sole 24 Ore del 4 luglio).

Il ruolo dei tecnici

Per accedere al credito di imposta sono necessarie due perizie asseverate:

  1. Una perizia preliminare che certifichi i risparmi energetici ottenibili.
  2. Una perizia finale che attesti la realizzazione degli investimenti conformemente alla certificazione preliminare.

I soggetti abilitati a redigere queste perizie includono:

  • Le ESCo (Energy Service Company), che eseguono controlli energetici nelle grandi aziende e sono certificate secondo la norma UNI CEI 11352. Attualmente, secondo la banca dati di Accredia, ne operano 770.
  • I professionisti esperti nella gestione dell’energia (EGE), accreditati secondo la norma UNI CEI 11339. Sono gli specialisti delle diagnosi energetiche previste dal Dlgs 102/2014, con 3.428 iscritti in Accredia.
  • Un centinaio di organismi di valutazione della conformità accreditati sulla base di diverse norme UNI in tema di energia.

Tra i professionisti ordinistici abilitati ci sono solo gli ingegneri della sezione A dell’Albo, provenienti da 11 classi di laurea, incluse le magistrali in ingegneria elettrica, chimica e civile. Tuttavia, il Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) ha richiesto l’inclusione anche dei laureati magistrali in ingegneria gestionale.

La redazione della seconda perizia asseverata, quella sui beni oggetto di investimento, è aperta anche a tutti gli ingegneri (inclusi quelli della sezione B), ai periti industriali, agrari, agronomi e dottori forestali.

Il ruolo dei revisori

I revisori legali, in particolare quelli iscritti nella sezione A dell’Albo, dovranno certificare che le spese sono state effettivamente sostenute e corrispondono alla documentazione contabile dell’impresa. Secondo i dati del MEF, sono 39.535 gli abilitati attivi, contro i 79.735 della sezione B, in cui rientrano i revisori senza incarichi da tre anni.

Il presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio, ha commentato che questa rappresenta un’opportunità di mercato per i revisori e garantisce allo Stato un corretto trasferimento delle risorse, prevenendo le truffe riscontrate con alcuni bonus edilizi.

Il nodo polizze

I professionisti tecnici devono avere una polizza di responsabilità civile per tutelare le imprese e lo Stato da risarcimenti per crediti non spettanti. Il massimale della polizza deve essere adeguato al numero di certificazioni rilasciate e agli importi dei benefici derivanti dai progetti di innovazione. Il vicepresidente del CNI, Remo Vaudano, ha espresso preoccupazione riguardo all’obbligo di adeguare il massimale all’importo esatto delle certificazioni, ritenendo difficile che un ingegnere debba intervenire con l’assicurazione per ogni certificazione rilasciata. Tuttavia, questa regola è simile a quella del Superbonus 110%, che ha già fatto aumentare i costi delle coperture assicurative.

FONTE: Il Sole 24ORE

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